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Inviato da avatar Poliedra Politecnico di Milano il 05-11-2015 alle 17:47

 

Nelle parole dello stesso Pomodoro, la sua idea di museo-fondazione:

“La mia idea di Fondazione è di creare nell’interazione fra le diverse forme espressive e nel rapporto tra le opere e lo spazio circostante, una sorta di tensione e di confronto reciproco: perché la Fondazione, lungi dall’essere una struttura museale statica e conservativa, possa svolgere la funzione di un vero e proprio laboratorio inventivo, quasi sperimentale, rivolto così a costruire con gli artisti, i critici e il pubblico, un coinvolgimento profondo e globale”.

La Fondazione Arnaldo Pomodoro, nata nel 1995 per iniziativa dell’artista e attiva nella precedente sede di Rozzano dal 1999 al 2004, oltre a raccogliere un nucleo significativo di opere di Arnaldo Pomodoro che ne documentano l’intero arco espressivo, vuole essere un centro di studi e di iniziative per l’arte e la conoscenza. Nel 2005 la Fondazione si trasferisce a Milano, in via Solari n. 35, in uno spazio di 3000 mq che faceva parte dell’antica fabbrica di turbine per centrali idroelettriche Riva Calzoni.

Nella Riva Calzoni, a partire dalla fine dell'Ottocento fino alla sua dismissione negli anni '90 del Novecento, furono costruite turbine idrauliche - ad esempio per gli impianti delle cascate del Niagara - e progettati importanti centrali idroelettriche. Il progetto di ristrutturazione del capannone individuato da Arnaldo Pomodoro per la sede del museo della sua Fondazione, ha posto la conservazione dell’edificio alla base della riqualificazione, mantenendone leggibile l’antica caratteristica industriale. Un grande spazio a navata caratterizzato da una leggera struttura in acciaio alta 15 metri, affiancata da una struttura più bassa con copertura a doppia falda, attraversata da un sistema di passerelle, grazie alle quali si accede ai piani superiori, dove si trovano tre piattaforme di 110 metri quadri, mobili e poste trasversalmente alla navata, spostabili con i carriponte sia in orizzontale sia in verticale, utilizzate come aree espositive. 

La scelta del luogo, afferma lo stesso Pomodoro, è dovuta “al caso e alla fortuna”, quando, alla ricerca di uno spazio dove costruire il modello della scultura Novecento (oggi collocata all’Eur di Roma), trova questo edificio vuoto e dismesso, adatto alle dimensioni della imponente opera di circa 20 m di altezza, ma anche alla sua idea di Fondazione, intesa come momento di contatto diretto con il pubblico e sede di mostre e di attività culturali. Nel 2012 la Fondazione si è spostata nuovamente, per tornare nella sua sede principale, lo studio del Maestro in via Vigevano, all’interno del quale è stato predisposto uno spazio espositivo dedicato a mostre ed eventi. Il capannone della Riva Calzoni che ha ospitato il Museo è stato rinominato Spazio Solari 35 e, nel corso dell’anno 2013,  qui Fendi ha spostato il suo quartier generale. Nei suoi sotterranei è visitabile su appuntamento il labirinto ideato nel corso degli anni dallo scultore. 

La casa della scultura Fondazione Arnaldo Pomodoro, 2006. Regia di Luca Cerri. Musica “Carmen Graffiti8” di Giorgio GasliniProduzione Fondazione Arnaldo Pomodoro

Il video racconta l'inizio dell'attività della Fondazione nella sede espositiva di Via Solari, la parte più antica del complesso delle ex officine Riva Calzoni. Dai lavori di ristrutturazione, su progetto di Pierluigi Cerri e Alessandro Colombo, all'allestimento e al vernissage della grande mostra inaugurale "La scultura italiana del XX secolo", curata da Marco Meneguzzo.

La casa della scultura from Fondazione Arnaldo Pomodoro on Vimeo.

Arnaldo Pomodoro. Ingresso nel labirinto (1995-2011) Presentazione con video performance di Federica Fracassi su versi di Aldo Nove Italia 2011

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