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Inviato da avatar Emanuela Duina il 30-10-2015 alle 16:10

Il percorso ciclopedonale

L'Alzaia Naviglio Pavese accoglie un percorso ciclopedonale per il 78,6 per cento (26,1 km) della sua lunghezza complessiva di 33,17 km. Il restante 21,3 per cento (7,07 km di Alzaia) del percorso è mancante. Questi pochi chilometri assenti sono concentrati in particolare nel tratto milanese dell'Alzaia.

La mancanza in città della ciclabile rende particolarmente pericolosa la sua percorrenza: l’alzaia è stretta e per la maggior parte a doppio senso e difficoltoso un percorso decisamente interessante caratterizzato, dal paesaggio rurale della bassa lombardia.

Quanto segue si propone di offrire una soluzione e di verificarne la fattibilità.


Ciclabile del tratto urbano del Naviglio Pavese

 

 

Il Naviglio Pavese

“Il Naviglio Pavese ha origine dalla Darsena di Porta Ticinese a Milano e sbocca nel Fiume Ticino, in riva sinistra, a circa 400 metri a valle dei bastioni della città di Pavia. Il suo percorso, lungo all’incirca 33 km, si snoda in linea retta in direzione sud-ovest fino a Binasco dove piega a sud fino a raggiungere il capoluogo pavese. A causa della morfologia della pianura, lungo il tracciato del canale sono state realizzate delle conche di navigazione per poter mantenere un invaso tale da garantire l’alimentazione della rete secondaria di irrigazione. Infatti, benché costruito attraverso un territorio già ben fornito di acque da secoli, il Naviglio Pavese lascia lungo il suo percorso i tre quinti dell'acqua ricevuta a Milano: ciò permette l'irrigazione di cinquemila ettari di coltivazioni estive e di cento ettari di prato perenne.

Il canale copre un dislivello complessivo di 57,5 m, dall’incile della Darsena sino al Confluente, superato principalmente attraverso 12 salti di fondo, in corrispondenza delle 12 conche di navigazione. La larghezza della sezione, quasi sempre rettangolare, è più o meno costante e pari a 10-11 m, anche se lungo il percorso troviamo diversi allargamenti che servivano come bacini di scambio per due imbarcazioni.

Il Naviglio di Pavia è stato declassato a semplice canale di irrigazione e la sua funzione di trasporto è stata sospesa definitivamente con la legge n.450 dell'1 agosto del 1978, trasferito alla Regione Lombardia e sottoposto alla disciplina prevista per le alte opere d’irrigazione d’interesse regionale.

La tavola dei trasporti riporta il sistema della mobilità, sia privata che pubblica. L’intento è quello di sottolineare il rapporto che questo sistema ha con il corso del Naviglio Pavese e dei centri abitati che esso attraversa. La rete ferroviaria, che collega efficacemente Milano e Pavia, serve lungo il percorso del Naviglio esclusivamente il piccolo Comune di Certosa di Pavia. Molto più servito dai mezzi pubblici il tratto di Naviglio nel Comune di Milano, il quale si avvale della presenza di due stazioni ferroviarie nelle immediate vicinanze quali Porta Genova sulla linea Milano-Mortara-Alessandria e Romolo sulla linea suburbana S9 Albairate-Seregno, di quattro stazioni metropolitane della linea M2 (Porta Genova, Romolo, Famagosta e Abbiategrasso) e di altri numerosi mezzi pubblici urbani, quali bus, filobus e tram. Non molto lontano dal Naviglio sono anche le stazioni metropolitane della linea M2 di Assago Milanofiori Nord e Assago Milanofiori Forum, poste però lungo l'autostrada A7 Milano-Genova e divise dal Naviglio da un'ampia zona industriale e commerciale.

Elemento che caratterizza fortemente il corso del Naviglio Pavese è la corsa ravvicinata della Strada Statale dei Giovi (SS35) dalla Circonvallazione esterna di Milano (viale Liguria - viale Tibaldi) all'ingresso nella città di Pavia, in prossimità dello Stadio Comunale Pietro Fortunati.

 

Il percorso ciclopedonale

L'Alzaia Naviglio Pavese accoglie inoltre un percorso ciclopedonale per il 78,6 per cento (26,1 km) della sua lunghezza complessiva di 33,17 km. Esso è stato catalogato e diviso da noi in percorsi in sicurezza, che coprono 18,62 km, e percorsi non in sicurezza, 7,47 km. Il restante 21,3 per cento (7,07 km di Alzaia) del percorso è mancante. Questi pochi chilometri assenti sono concentrati in particolare nel tratto milanese dell'Alzaia: è però nelle previsioni del Piano Territoriale Regionale d'Area Navigli Lombardi (PTRA) il completamento del percorso. Si nota inoltre come la rete ciclopedonale secondaria sia costruita al fine di collegare l'Alzaia ai luoghi di particolare interesse ubicati nelle vicinanze del Naviglio Pavese e/o per disegnare un itinerario di collegamento tra diversi elementi paesaggistici fondamentali del territorio lombardo come Naviglio Grande e Naviglio Pavese.”

(Il testo è parte integrante della tesi di laura in architettura di Francesca Nagari e Laura Lossi pubblicata sempre qui sul sito Mumi-Ecomuseo)

La parte mancante della ciclabile sull’Alzaia del Naviglio Pavese, oltre a rendere particolarmente pericolosa la sua percorrenza su una Alzaia stretta e per la maggior parte a doppio senso, rende difficoltoso un percorso decisamente interessante caratterizzato, da un paesaggio rurale di pregio.

Infatti il valore paesaggistico e naturalistico, dovuto alla presenza di abbazie e cascine anche di epoca rinascimentali, di parchi storici (come quello visconteo alle porte di Pavia), insieme alla presenza di una agricoltura (risaie, marcite, ecc.) che connota la Terra d’acqua così ricca di biodiversità, rendono questo territorio un attrattore dal punto di vista turistico e del tempo libero.

A pochi KM da Milano il Naviglio Pavese ha dunque una godibilità maggiore del Naviglio Grande.

Il Naviglio Pavese, che non ha ricevuto l’attenzione che merita dagli investimenti di EXPO, ha dunque la necessità di veder completata la ciclopedonale come primo passo per una sua valorizzazione: dopo essere stato la strada del sale, potrà diventare la strada del VEnTO. (Progetto VEnTO: ciclabile da Torino a Venezia passando da Milano. Vedi: www.progetto.vento.polimi.it).

 

La proposta di progetto

Il presupposto è assicurare alcuni capisaldi, senza i quali non viene garantito l'obiettivo di realizzare il collegamento ciclabile in sicurezza nel tratto urbano del Naviglio pavese:

  • Rimozione della sosta abusiva lungo tutta la sponda Naviglio
  • Interruzione della continuità di percorrenza veicolare sud-nord in corrispondenza del parco della Conca Fallata, da via Don Rodrigo al ponte della Conca Fallata: l'Alzaia dovrà essere chiusa con pilomat o altro strumento e accessibile solo per servizio e per l'accesso ai residenti.
  • Creazione di una pista monodirezionale verso nord lungo il muro spondale da via Don Rodrigo verso il centro città, almeno fino a viale Tibaldi.
  • Moderazione di traffico nell'altro senso di marcia, da Via Darwin fino a via Don Rodrigo.
  • Creazione di un anello di rotazione veicolare fra l'Alzaia e le vie Boffalora, Jan Palach, Rosa Bianca.
  • Mantenimento dell'uscita su via Chiesa Rossa a solo uso locale attraverso il ponte sulla Conca Fallata: pertanto nel solo breve tratto di Alzaia che fronteggia la ex cartiera dovrà essere mantenuta la bidirezionalità a 20-30 km/h per consentire agli abitanti dei quartieri Binda, Donna Prassede e Torretta e residenti di Alzaia Naviglio Pavese di uscire anche verso ovest.
  • Costruzione di un raccordo stradale di 30 metri che unisca il parcheggio sud della Binda alla Alzaia al fine di dare completezza all'anello di rotazione veicolare.

 

Tratto da via Darwin a via Don Rodrigo

Per uscire da Milano le biciclette seguono il flusso veicolare grazie a interventi di moderazione della velocità, su una strada che già oggi dovrebbe prevedere questa misura. Per risalire invece il senso unico è necessaria la creazione di una ciclabile protetta.

Il tratto dal punto di pista ciclabile presenta uno snodo davvero critico: l’attraversamento di viale Tibaldi. Inoltre la sede dell’Alzaia a ridosso del Naviglio è occupata da auto in sosta in modo abusivo dato che la sponda stessa è dichiarata pericolante (vedi cartello) e dovrebbe sempre essere lasciata libera dalle macchine.

In questo tratto le proposte sono due: una temporanea e una definitiva.

Tenuto conto che il tratto di Alzaia prima dell’attraversamento di viale Tibaldi è sufficientemente largo da consentire accanto alla ciclabile il mantenimento della sosta in zona non più pericolante, la soluzione temporanea per questo tratto prevede di ottenere la ciclabile direzione sud-nord dove attualmente ci sono le macchine in sosta sull’Alzaia; l’attraversamento di viale Tibaldi può avvenire sulle attuali strisce pedonali seguendo i segnali semaforici.

Quella definitiva per l’attraversamento di Viale Tibaldi prevede il recupero integrale per la sola ciclabilità del sottopassaggio esistente a fianco al Naviglio. Attraversato via Tibaldi la ciclabile risale da via Don Rodrigo sempre dove attualmente ci sono le macchine in sosta sull’Alzaia. Per ovviare al problema dei parcheggi si può prevedere ovunque sia possibile la sosta a spina di pesce.

 

Tratto da via Don Rodrigo alla Conca Fallata e via Boffalora

La cartina delinea l’anello di rotazione antioraria fra l'Alzaia e le vie Boffalora, Jan Palach, Rosa Bianca per il traffico veicolare. Evidenzia la costruzione di un raccordo stradale di 30 metri che unisca il parcheggio sud della Binda alla Alzaia al fine di dare completezza all'anello di rotazione funzionale al mantenimento dell'uscita su via Chiesa Rossa a solo uso locale attraverso il ponte sulla Conca Fallata (il parcheggio esistente salvaguarda anche un facile accesso ai clienti del ristorante): pertanto nel solo breve tratto di Alzaia che fronteggia la ex cartiera dovrà essere mantenuta la bidirezionalità a 20-30 km/h per consentire agli abitanti dei quartieri Binda, Donna Prassede e Torretta di uscire anche verso ovest.

Grazie alla creazione della ZTL protetta da un Pilomat, le biciclette, tra via Don Rodrigo e la Conca Fallata, potranno percorrere l’Alzaia in sicurezza nei due sensi di marcia.

 

Tratto da via Boffalora a via Gattinara/Cascina Venina

La protezione con ZTL prosegue anche in questo tratto consentendo il transito veicolare della Alzaia ai solo residenti e ai ciclisti, da via Boffalora fino al confine con Assago.

In una prospettiva di città metropolitana lo stesso provvedimento, in accordo con Assago, può essere pensato per la via Gattinara, dall'Alzaia Naviglio Pavese a via San Marchetto - tratto di strada con sezione di metri 3 circa che collega il Naviglio al Parco delle Risaie.

 

Conclusioni

La ciclabile sopra descritta è allo studio progettuale dell’amministrazione comunale e entrerà nel piano triennale delle opere. La progettazione della ciclabile può tener conto contestualmente anche di contesti meritevoli di attenzione: primo fra tutti il quartiere Torretta, che ha bisogno di interventi con nuovo verde per dare un minimo di vivibilità all’Alzaia, e i progetti di risistemazione degli ex Molini Certosa ora abbondonati, che dovranno tener conto della loro storica relazione con il territorio (magazzino con gru di carico sul Naviglio).

La realizzazione della ciclabile per il nostro territorio è funzionale anche per tutti i progetti di rigenerazione urbana dei quartieri e delle zone rurali limitrofe. Può essere una opportunità per ricucire e risistemare il territorio e i parchi tra le due sponde del Naviglio. In particolare occorrerà studiare e progettare:

  • Gli attraversamenti verso il Gratosoglio e il parco della Vettabbia-Chiaravalle.
  • Il raccordo ciclabile con i quartieri popolari e i parchi, come ad esempio la connessione fra i parchi della Conca Fallata e delle Cascine Rosse.
  • Il raccordo ciclabile con le cascine all’interno della cerchia urbana di Milano e del Parco Agricolo Sud
  • Il raccordo ciclabile e la rivisitazione dell’Alzaia del Lambro meridionale
  • La risistemazione di alcune aree da bonificare annesse alle zone rurali e ai corsi d’acqua (Lambro meridionale), oggi fonte di degrado e di abusivismo
  • Sinergie con la prevista navigabilità del primo tratto del Naviglio Pavese (vedi progetto di riapertura dei Navigli).

 

Bibliografia

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